Intendiamoci, non è che io voglia buttare all’aria i soldi, no!  Ma…… ci avete fatto caso ?……Negli ultimi anni un po’ in tutto il mondo c’è questa tendenza generale, diventata proprio una corrente culturale, al risparmio. In televisione vediamo solo più gli spot che ti dicono : ‘Usa la nostra rete mobile che risparmi, usa il nostro sito per prenotare l’albergo,che risparmi, fai questa assicurazione on-line, che risparmi, compra nel nostro supermercato, che risparmi…..’ Senza dire che c’è una grande piattaforma di vendite on-line che nel suo spot pubblicitario dice solo .’Oh, che prezzi bassi!’, ma non dice  una parola sulla qualità della merce, la provenienza e sulle tasse che NON paga allo stato italiano…….  E cosi è nato il boom delle catene low-cost, delle offerte ad oltranza, dei black frydays, dei presaldi e delle svendite a tutti i costi. Il risultato? Siamo tutti malvestiti, compriamo cibo da discount che ci fa ammalare e abbiamo fatto esplodere l’economia cinese, che di prodotto low-cost di qualsiasi tipo vive. Noi, i cittadini dei paesi occidentali, abbiamo fatto esplodere l’economia asiatica (Cina e satelliti) come non mai, senza pensare che, così facendo, le fabbriche italiane ed europee hanno chiuso una dopo l’altra, quindi abbiamo perso posti di lavoro, le tasse aumentano perché lo stato deve sostenere tutti questi disoccupati, il carico fiscale si è riversato sulla produzione rimasta ancora in piedi e sulle buste paga dei lavoratori, gli investitori, per risparmiare, hanno delocalizzato , quindi altre aziende chiuse, altri posti di lavoro persi, altro giro di disoccupati e punti in meno di PIL.  E’ cosi che si è innescato un circolo vizioso al risparmio che ci sta rendendo tutti più poveri, ma sulle spalle di questa gente che, guadagnando sempre meno, cerca di risparmiare nel comprare, si stanno arricchendo a livelli planetari, alcuni, pochi, che ci danno questa roba al risparmio. Credendo di risparmiare e di fare l’affare noi versiamo nelle tasche di questi pochi super ricchi che gestiscono il risparmio mondiale delle cifre con così tanti zeri, che io non saprei nemmeno scriverle.

     Ecco perché  io non voglio risparmiare. Voglio pagare il giusto, un prodotto di qualità, magari fatto in Italia o almeno in Europa, non lo ordino su internet, ma vado da chi gestisce l’attività, paga l’affitto, i dipendenti, le tasse e posso guardarlo negli occhi e se qualcosa non è andato bene, so anche dove andarlo a prendere.

 

 

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