Quante volte vi è capitato di avere attorno a voi persone che evidentemente provavano questi sentimenti nei vostri confronti ?….

   Vi dico una cosa, sono sentimenti in qualche modo collegati allo stesso meccanismo subconscio, spesso declinato in maniera diversa.

….E…un consiglio : cercate, se possibile, di non provarli voi nei confronti di nessuno, magari chiedendo aiuto professionale, anche.

L’invidia si può verificare spesso in famiglia, tra un famigliare e l’atro ( alle volte tra fratelli!), tra amici o sul lavoro, tra colleghi/e.  Le cose si possono rimediare se la persona che prova questo sentimento ha l’intelligenza per lavorarci sopra e superare.

Da che cosa nasce l’invidia ?  In maniera subconscia e , quindi, non riconosciuta dall’interessato, da un malcelato e soppresso sentimento di inferiorità in relazione con l’altra persona, quella invidiata. Come si manifesta il sentimento dell’invidia? In vari modi, dal non riconoscere il valore personale dell’invidiato, fino, in casi più gravi, a mettere in atto cose che lo possono danneggiare in qualche modo, o, se non possono farci niente, sicuramente parlarne male è la cosa più comune.  Se vi riconoscete in questo ‘profilo’ dell’invidioso, correte ai ripari, chiedete l’aiuto di uno psicologo, perchè, ho una brutta notizia: l’invidia fa molto male a colui che la prova. L’invidiato, a seconda di quello che può succedere, potrà avere qualche fastidio momentaneo o anche non rendersi conto affatto, ma l’invidia è un sentimento negativo perdurante che ‘macina’ colui che lo prova, facendolo vivere male, con cattivi pensieri e si può arrivare anche a cose  gravi che porteranno conseguenze. Per l’invidioso cambiare ambiente, allontanarsi dall’invidiato cambierà poco, perchè là dove andrà troverà poi un’altra volta un ‘soggetto’ su cui sfogare ancora  il suo sentimento, perchè ciò che è celato in lui è l’insicurezza, il dubbio di non valere abbastanza, la paura di non essere accettato ed amato, però questo lo ‘riversa’ all’esterno, su un’altra persona a cui dare la colpa. Si inventa una competizione con un’altra persona, una competizione che spesso non c’è. Questo lo farà sempre vivere male, si  vittimizzerà dando tutte le colpe all’altro, ma subconsciamente lui pensa di non essere all’altezza, di non essere ‘come l’altro’.

 La risoluzione del problema è cosi : devi migliorare ed accrescere la tua persona, non cercare di ‘calare’ l’altro con dicerie o azioni  dettate dall’invidia.   Ci vuole dell’impegno.

  Perchè una persona ci sta antipatica ? Premesso che un essere evoluto non prova antipatia e invidia verso nessuno, perchè sono sentimenti negativi autogenerati ed autolesionistici.

 Dunque, l’antipatia. La relazione tra due persone (che sia famigliare, di amicizia o di lavoro) è una relazione ‘a specchio’. Funziona di nuovo un meccanismo inconscio che fa sì che noi vediamo nell’altro un tratto o dei tratti caratteriali (delle volte anche fisici) che sono già presenti in noi e non ce ne rendiamo conto, ma non ci piacciono, senza capirlo. Esempio banale : ‘Non mi piace come parla quella là. Mi dà persino fastidio la sua voce.’  Questo lo dirà sicuramente una persona che non ha un linguaggio facile e sviluppato e/o fa fatica ad esprimersi, o si esprime nel modo sbagliato, giusto quello che non le piace nell’altro.

 La gelosia.  La gelosia è una paura. Paura di non essere amati, accettati per quello che si è, di non essere abbastanza e allora abbiamo paura che l’altro ci possa tradire o sostituire con un’altra persona, che possa essere più attratto/a da un’altra persona più di quanto non sia attratto da noi. E’ di nuovo un sentimento autogenerato ed autolesionistico. Fa male a chi lo prova.

 In tutti i casi, c’è bisogno di chiedere aiuto, magari professionale, altrimenti, andando avanti con dei sentimenti del genere, si vive molto male e, alla lunga, chi è dominato da tali sentimenti sempre, si farà molti ‘nemici’, cioè creerà attorno a sè proprio quello che ha dentro.