Quando arrivi a Rio, dimentica i problemi. Nessuno è triste a Rio de Janeiro. A Rio, tutto è tanto. Rumore, traffico, inquinamento, allegria, turisti, cibo, alcool, tapioca, street food, fumo, droga, sorrisi, sorrisi e ancora sorrisi. Gli abitanti di Rio si muovono molto in auto e a piedi. C’è molta energia che scorre per le strade di questa grande e variopinta città. I quartieri “bene” di Rio hanno palazzi elegantissimi tutti recintati con le telecamere e la guardia armata, invece nelle zone più povere si sente la musica a tutto volume, vendono marijuana e altro, proprio davanti alla porta di casa o se la passano dalle finestre del pianterreno. A Rio ci sono fantastici mercati di frutta tropicale (roba stratosferica!), di pesce e di cose vecchie. Il mercatino dell’usato a Lapa ha dei colori, profumi e suoni che fanno veramente concorrenza alla famosa scalinata di Selaron da cui dista solo pochi minuti di camminata. Copacabana è il quartiere con la spiaggia più democratica del mondo. A Copacabana ci vanno tutti: ricchi, poveri, belli e meno belli, gente di tutto il Brasile e di tutto il mondo. Sempre a Copacabana ho visto i sederi e le pance più generose, mentre mi aspettavo di vedere solo i famosi culi brasiliani. Ipanema, invece, è giovane, è cool, di tendenza e anche molto più per bene. Una cosa molto curiosa, in Brasile, c’è una specie di “rivalità” tra gli abitanti di Rio e quelli di Sao Paulo……
La statua del Cristo Redentore veglia con sguardo impassibile su tutta questa meraviglia di colori, odori, straordinarie ricchezze e solo apparente povertà……….

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