La mia amica, Mara, l’ho sempre invidiata. Bellissima, fine, colta, sempre impeccabile e con i capelli a posto anche quando passa l’aspirapolvere. Lei è quel tipo di persona che dà l’impressione di vivere nella perfezione e nella benedizione divina ogni giorno della sua vita. Fin da ragazza era la prima della classe, la più bella, la più corteggiata e, ovviamente, usciva sempre con il ragazzo più bello e più desiderato della scuola. All’università ha conosciuto Flavio, futuro chirurgo, manco a dirlo, era il più bello e il più bravo del suo corso, ovviamente, formavano la coppia più bella che si sia mai vista. Li chiamavamo “la coppia Beautiful”. Poi si sono sposati. Mai visto degli sposi così belli!…… Gli anni sono passati, loro vivono in una grande città del nord Italia con i loro due bimbi da pubblicità, in un bellissimo appartamento in centro arredato secondo gli ultimi dettami del design, passano i week end nella baita in montagna o nella casa al mare e le vacanze in posti esotici.. E la loro vita perfetta da spot pubblicitario è andata avanti per anni. Quando andavo da loro a cena non smettevo di ammirare l’armonia che si respirava in casa loro, era tutto perfetto e loro si amavano come il primo giorno, mai un litigio, mai una scaramuccia, lei mi confessava di essere felice e fortunata, lui era il marito più premuroso che si fosse mai inventato, anche dopo vent’anni di relazione…. Che dire, lei era l’incarnazione di tutto ciò che una donna avrebbe mai potuto desiderare, ma solo in poche avevano…. Questo fino a un giorno. Quel giorno ricevetti una telefonata da una Mara depressa, che piangeva e mi disse di salire in macchina e venire subito da lei, una tragedia era successa. Pensai al peggio e corsi da lei senza fare domande. Appena arrivata, citofono e Mara mi fa salire. La trovo spettinata, con il mascara che aveva disegnato dei solchi sul suo viso triste e gonfio dal pianto, vestita con un accappatoio macchiato e delle brutte babbucce ai piedi. In stanza c’era un fumo denso di sigarette e il posacenere pieno, ma lei non aveva mai fumato! Le chiedo cosa sia successo e se i bambini stanno bene e lei mi risponde che non sono i bimbi il problema, ma Flavio. La tradisce. Ha una vita parallela. Sconvolta, crollo sul divano vicino a lei. Vengono le lacrime anche a me. Non è possibile! Mi viene in mente che qualcuno abbia voluto farle un brutto scherzo e dividere la loro bella famiglia. “ Ma sei sicura? Guarda che la gente è cattiva e potrebbero averti detto magari qualche brutta cosa per chissà quale motivo…” Invece no, erano mesi che le cose non andavano bene, lei l’ha fatto pedinare da un investigatore privato e mi tira fuori una busta grande con delle fotografie in formato A4. “Apri e guarda tu stessa!” Un po’ incredula, apro la busta e tiro fuori le foto…. No!!! L’auto parcheggiata sul ciglio di una statale in periferia e dentro Flavio che evidentemente sta baciando…un uomo!!! Poi Flavio che entra in un condominio popolare mentre ha una mano sul sedere di…un uomo!! Sempre Flavio che fa salire in auto un ragazzo travestito da donna, un po’ tipo Lady Gaga… Basta! Non voglio più vedere nulla, è troppo per me.
Non trovo le parole e Mara è lì, vicino a me, con gli occhi tristi, che aspetta una parola di conforto, di consolazione…che non è vero niente…………… Adesso siamo sconvolte in due. Dopo un’ora di silenzio, decidiamo: lei manda i bambini dai suoi per un po’, si prende una settimana di ferie e viene a stare da me. Non so come, ma cercherò di “guarirla” dalla sofferenza, di allontanarla dal “problema”. Mentre viaggiavamo in auto verso casa mia, il silenzio veniva interrotto ogni tanto dai suoi attacchi di pianto, poi abbiamo iniziato a piangere in due, al casello abbiamo trattato male il casellante e a fare benzina siamo state poco cortesi con il povero benzinaio… Mara è stata a casa mia per due settimane a consumare tonnellate di fazzoletti e a cercare di non rispondere alle telefonate di un Flavio disperato, che ha provato in tutti i modi a recuperare sua moglie. E ci è anche riuscito. Non so come, ma un giorno a colazione trovo Mara di nuovo bella, con il viso quasi sereno, di nuovo il trucco perfetto e vestita bene. Mi dice che Flavio sta venendo a prenderla e tornano a casa dai bambini. Io faccio un grande respiro di sollievo. Forse la cosa si è risolta, non so come e non mi riguarda, ma sono contenta. Sono contenta per loro. Lascio passare qualche giorno e poi telefono alla mia carissima amica per vedere come stava. Mi risponde con voce cristallina che hanno deciso di andare avanti per il bene dei bambini. Fantastico, penso, meno male, riguardo a tutto il resto, sono solo fatti loro. Poi mi dice che il week end dopo è il compleanno di uno dei bimbi e, insieme ai nonni, zii e famigliari sono invitata anch’io. Bene. La domenica dopo mi presento a casa della mia amica che mi accoglie splendida e sorridente e mi presenta una ventina di parenti venuti a festeggiare. Si mangia, si ride, si scherza, vengono spente le candeline e, dopo che i bimbi vanno a dormire, Mara arriva con il caffè e il digestivo per tutti. “Zia, il caffè te lo poso qua, su questo tavolino.” “Grazie, cara, qual è il mio? Questo qua, vicino all’album delle fotografie?” “Si, zia” “Oh, ma ci sono le foto delle vacanze? Vediamo, vediamo” La zia prende l’album e si avvicina al gruppetto dei nonni :”Vediamo i bambini alle Maldive” “Vediamo, vediamo”. Si avvicinano tutti, si apre l’album e vengono fuori le foto rubate dell’investigatore, le odiatissime foto dei tradimenti. Le zie e i nonni sbiancano, Flavio sembra sprofondare, a me manca l’aria, mi giro verso Mara e la vedo sorridere, mentre si accende la sigaretta….

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