Dopo due anni di restrizioni, limitazioni, divieti, zone verdi-gialle-arancioni e super permessi verdi, finalmente, dico finalmente, sono riuscita a partire in VACANZA !

Sono andata in una vera vacanza, come ai vecchi tempi, non solo fin nella amata Liguria per respirare il mare.

Superate le infinite pratiche sanitarie rigorosissime, eccomi su un aereo di linea che doveva portarmi lontano 10 ore di volo, insieme ad altri 200 turisti ammassati come polli in batteria, in barba a qualsiasi decreto, no, volevo dire distanziamento, no, volevo dire prevenzione, no, volevo dire…..aiuto ! sono rimasta traumatizzata, senza speranza…………..;) ;)…………..

Ma, una volta arrivata a destinazione, dall’altra parte del mondo…………..mi sono resa conto di essere veramente psicologicamente traumatizzata. Voi mi direte : ‘Come ??…sei finalmente andata lontano in un posto bellissimo e ti lamenti ancora???!!….’

Vi racconto :

Mi sentivo come un carcerato evaso dalla gabbia e tutte le cose normalissime che succedevano attorno a me, erano arrivate a sembrarmi strane, vietate, un crimine.

Punto numero uno : da quelle parti la gente è incosciente !!!!  Non usano le mascherine !!! Non le Fpp2, ma nemmeno una normale chirurgica, ma nemmeno quelle di semplice tessuto !

Punto numero due :  non tengono IL DISTANZIAMENTO SOCIALE !!!!!    Si abbracciano, stanno in gruppi e gruppetti, mangiano tutti a tavola insieme (senza porsi nemmeno la domanda se sono in 13 perché non sono cristiani). Ballano ! Sia in coppia stretti-stretti abbracciati , sia balli di gruppo !

Tra parentesi,  vi dico che non ho visto nemmeno uno con la mascherina in mare !!!  (eccetto quelle da snorkeling).

Punto numero tre : sono capitata in un mondo di tutti pazzi, potevo entrare in qualsiasi locale, bar, ristorante senza mascherina e non mi hanno mai chiesto di esibire nessun permesso !!!

All’inizio è stata dura, ogni volta che uscivo facevo per controllare se ho la mascherina, se ho il Green pass….Ah !, che scema! NON SERVONO !!

Ci ho messo dei giorni ad abituarmi. Ad ogni respiro libero ero sicura di avere infranto la legge, ogni volta che entravo in un locale senza mascherina mi sentivo colpevole e guardavo tutti gli altri parlare, mangiare e pensavo : ‘Prima o poi arrivano e ci arrestano tutti, e al titolare del locale lo fanno chiudere’….ma …no, niente, erano tutti tranquilli.

Avanti cosi per dei giorni, poi mi sono abituata a respirare liberamente, a tenere la distanza che volevo dal mio interlocutore, o non distanziarmi affatto, anzi…..Sulle prime, entrare nei posti così, normale, mi faceva strano, ma poi è stato bellissimo.

In breve, sono andata in giro, idrovolanti, barche, locali, così, come niente fosse ed è stato bellissimo.

Normale. Questi, di quel posto là, vivevano così, normale. Pazzi………………

Poco per volta ho imparato di nuovo anch’io a respirare normale, ad andare dove volevo con chi volevo a distanza o no. Poi è arrivato anche l’ultimo giorno. L’ultimo giorno di vacanza. E’ finita. Bisogna tornare a casa. Mi sono ricordata di avere una casa, un lavoro, una vita dall’altra parte del mondo. Via! All’aeroporto! A Milano!

Ora che scrivo questo materiale sto indossando la mascherina FPP2 e i guanti anche se sono sola in casa e tengo a portata di mano disinfettante e Green pass nel caso arrivasse qualcuno, che so, il postino, lo spazzino o il marito. Ho visto un mondo di pazzi ma, meno male, sono tornata alla normalità.

Per tutto ciò che vi ho raccontato, perdonatemi, se potete.

 

 

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