Ho passato anni ed anni della mia vita a raggiungere obiettivi, a rispettare scadenze ed a correre dietro a nuovi target. Dovevo fare, fare, fare….. E tutto entro i termini. Dovevo essere multitasking e fast living. Fare più cose, farle contemporaneamente, veloce e bene. Quando ci riuscivo, arrivavo alla scadenza esausta, non facevo in tempo a recuperare le forze, che avevo già un nuovo obiettivo. Quando non ci riuscivo, il sentimento della frustrazione mi accompagnava fino a togliermi la serenità. Ho vissuto per anni con il piede sull’acceleratore. Risultato? Moltissima stanchezza, parecchia fatica, si, anche soddisfazioni, pagate a caro prezzo. Ad un certo punto, il lavoro pressante, la vita personale e la salute trascurate, tutto insieme mi è scoppiato in mano come una bomba, mi sono ammalata e ho dovuto riconsiderare tutto. Dopo un periodo passato a cercare la guarigione e la serenità, ho raggiunto una soluzione di compromesso con me stessa e con la mia vita. Ho deciso di adottare la tecnica della tartaruga: vado piano. Faccio lo stesso le cose che devo fare, ma mi organizzo meglio. Ho imparato a capire quali sono le cose essenziali e mi ci dedico. Dico di no a tutto quello che non mi da più soddisfazione ed è superfluo. Impiego il mio tempo a fare le cose necessarie, ma con più calma. Come una tartaruga. Ma quando la vita lo richiede, e devo ancora usare la velocità e la grinta, inserisco il turbo. Uso il turbo per il pezzo di strada che serve e quando ho compiuto la mia missione, ritorno in modalità tartaruga. Posso anche ritirarmi nel mio carapace se qualcosa non mi piace o sono stanca. Così ho deciso di attraversare le acque della vita, non sempre limpide. Così ho deciso di provare a vivere a lungo e …..slow.

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